da PensioniOggi a cura di Franco Rossini – in Brevia 45/2024 – MPE
Lo prevede un passaggio della legge di bilancio per il 2025. Le lavoratrici madri che hanno
l’assegno interamente calcolato con il sistema contributivo potranno anticipare l’uscita sino a 16 mesi in presenza di quattro o più figli.
Lo sconto sull’età pensionabile per le lavoratrici madri che hanno l’assegno interamente calcolato con il sistema contributivo potrà arrivare sino ad un massimo di 16 mesi (in luogo degli attuali 12 mesi) in presenza di quattro o più figli. Lo prevede un passaggio della legge di bilancio che il Governo ha presentato al Parlamento e che, salvo modifiche imbarcate durante l’iter parlamentare, sarà approvata entro la fine dell’anno.
La proposta dell’esecutivo interviene sull’articolo 1, comma 40 lettera c) della legge 335/1995 che, come noto, riconosce alle predette lavoratrici un anticipo di età rispetto al requisito di accesso alla pensione di vecchiaia (attualmente 67 anni) pari a 4 mesi per ogni figlio nel limite massimo di 12 mesi.
Legge 335/1995 articolo 1 comma 40 lettera c)
40. Per i trattamenti pensionistici determinati esclusivamente secondo il sistema contributivo, sono riconosciuti i seguenti periodi di accredito figurativo:
c) a prescindere dall’assenza o meno dal lavoro al momento del verificarsi dell’evento maternità, è riconosciuto alla lavoratrice un anticipo di età rispetto al requisito di accesso alla pensione di vecchiaia di cui al comma 19 pari a quattro mesi per ogni figlio e nel limite massimo di dodici mesi. In alternativa al detto anticipo la lavoratrice può optare per la determinazione del trattamento pensionistico con applicazione del moltiplicatore di cui all’allegata tabella A, relativo all’età di accesso al trattamento pensionistico, maggiorato di un anno in caso di uno o due figli, e maggiorato di due anni in caso di tre o più figli.