Gli antibiotici hanno salvato milioni di vite umane, a partire dal 1944 quando la penicillina, scoperta casualmente da Alexander Fleming a Londra nel 1938, venne finalmente messa in commercio da aziende statunitensi. Nel corso dei successivi decenni sono state scoperte e messe in commercio molte altre famiglie di antibiotici: tuttavia la ricerca in questo campo si è quasi fermata dal 2000 in poi, e questo fatto, insieme al cattivo uso che si fa di questi farmaci, sta creando un grave problema globale, come più volte sottolineato anche dall’Organizzazione Mondiale della Sanità.
L’Italia purtroppo è una maglia nera in questo settore della medicina: infatti consumiamo troppi antibiotici, e molte volte in situazioni che non ne richiedono l’utilizzo.
COSA FARE?
La prima raccomandazione è quella di consultare il proprio medico prima di assumere un antibiotico. Nella stagione invernale sono molto attivi i virus respiratori, contro i quali gli antibiotici non hanno nessun effetto.
Quindi, in caso di raffreddore o influenza, MAI assumere antibiotici, ma, in caso di febbre, solo antifebbrili come il paracetamolo a dose piena (da 4 fino a 6 compresse da 500 mg al giorno) ed attendere che il proprio sistema immunitario elimini i virus.
L’uso improprio di antibiotici contribuisce alla selezione di ceppi resistenti, ed aumenta il rischio di contrarre un’infezione resistente agli antibiotici.
La figura in basso dimostra che il nostro Paese non è virtuoso nell’uso degli antibiotici! I Paesi virtuosi sono colorati in verde, mentre i colori arancione e rosso indicano una situazione preoccupante.
Domenico Criscuolo